domenica 25 febbraio 2007

Fifi Abdo

Un fantastico video della famosa danzatrice egiziana Fifi Abdo, esibizione con bastone.

La colonna sonora del mondo Arabo (2) : Bahrain & Egitto

Bahrein:
Il Regno del Bahrain, è un arcipelago del Golfo Persico la cui capitale è Manama. Confina a ovest con l'Arabia Saudita e a sud con il Qatar. L'isola più importante è Bahrein. Fra le altre isole si ricordano Nasan, Hawar, Sitra, Umm e Al Muharraq.
Khaleeji è lo stile musicale folcloristico del golfo persico, eseguito in maniera particolarmente ritmica nel Bahrain. Questo stile e fortemente influenzato dalla musica africana. Uno dei maggiori esponenti del Khaliji Bahrainy è il famoso cantante musicista Kaled el Sheikh.


Khaled el Sheikh:
Abeek
Tayer
Mona omri (solo melodia)
Mona omri



Fidjeri (a volte scritto anche fijri) è un canto eseguito dai pescatori di perle del Golfo Persico (soprattutto nel Bahrain, Kuwait e Qatar) sulle loro imbarcazioni. Il cantante è accompagnato dal coro che contemporaneamente mantiene il ritmo battendo mani e tamburi. Di seguito due brani del cantante del Bahrain Salah Hamad Khalifa.
Salah Hamad Khalifa
Ala hona
El Zenjebar







Egitto:
Egiziani sono la maggior parte dei re e delle regine della musica araba; sono stati i pionieri, ed i rivoluzionari della canzone orientale.
I tre più grandi interpreti della canzone araba classica del secolo scorso sono tutti e tre egiziani, essi ne hanno scritto la storia: Sayed Darwish, chiamato il maestro, autore, poeta e musicista, ne ha riscritto le regole, e riempostato i parametri musicali; Um Kalthum, la più grande artista mediorientale, emozionava talmente il suo pubblico, da doversi interrompere per qualche istante nell'attesa che si calmasse l'euforia degli spettatori, prima di poter ricominciare; Abd el Halim, dalla voce talmente melodiosa da essere soprannominato el Andalib, l'usignolo.

Sayed Darwish
Ana Hawait
Shid el Hezam

Um Kalthum
Inta omri

Abd el Halim
Gana el hawa

Di seguito un'altro stile di musica egiziana, il primo balady pop, rappresentato da Mustafa Qamar, e il secondo balady rappresentato da Hakim.

Mustafa Qamar
Ah min khududu
El leila dob

Hakim
Kulloh yurqos
Essalamu aleku

venerdì 16 febbraio 2007

Aromi Orientali

I profumi sono il ricordo più vivo della mia infanzia in Giordania:

"Amman, quartiere Jabal Hussein, 7:15 del mattino, come tutti i giorni mi avvio a piedi verso la scuola, percorro il giardino della casa di famiglia e mi soffermo un'istante all'altezza del cancello invaso da un rigoglioso cespuglio di gelsomino fiorito, inspiro profondamente, riempo i miei polmoni di essenza fresca e comincio la giornata. Per merenda ho un panino arabo di zeit & zaatar, (olio d'oliva e origano speziato al sesamo e summac). Però ho ancora fame, e decido di comprare un panino di Falafel, polpette di ceci o fave speziate con coriandolo fresco e macinato".

Noce moscata, cumino, curcuma, summac, cannella e baharat, sono tutte spezie e aromi che profumano gli ambienti e le case arabe, che spesso odorano di tè alla menta e caffè al cardamomo. Storicamente, il medioriente ha avuto molto a che fare con le essenze e i profumi, basta pensare agli antichi egizi che da sempre hanno estratto olii essenziali dai fiori con tecniche tutt'ora utilizzate, o anche ai doni dei Re magi, di cui uno era un profumo, la mirra.
I profumi orientali più diffusi sono l'ambra, il sandalo, il muschio, la rosa centifoglia, il gelsomino e molti altri. Il più maestoso e regale dei profumi è il muschio, considerato il profumo dei Re, l'essenza è estratta attraverso la macerazione nell'olio delle ghiandole che si trovano nell'addome del maschio del muschio.


Ho trovato questa bellissima poesia sul muschio nel blog Araba Fenice

Corro come
un cervo muschiato che,
pazzo del suo stesso profumo,
si lancia nell'ombra
della foresta.
E' una notte di maggio
e il vento
è la brezza del sud.
Smarrisco la strada e cammino,
cerco ciò che
non posso ottenere,
ottengo quel che non cerco.
Dal mio cuore esce e danza
l'immagine del mio desiderio.
La folgorante visione
corre via fuggendo.
Provo a stringerla forte,
ma mi sfugge
e mi fa smarrire la strada.
Cerco ciò che
non posso ottenere,
ottengo quel che non cerco.

- da Il Giardiniere -

Open Your Eyes Jordan

Un piccolo tour della Giordania.

sabato 10 febbraio 2007

La colonna sonora del mondo Arabo (1) : Algeria e Arabia Saudita

Cominciamo un viaggio attraverso i vari paesi Arabi, per conoscerne le differenti espressioni musicali e metterne a confronto i vari stili.

Algeria:
La musica tradizionale algerina si chiama raï, risultato dell'unione tra la musica berbera e quella araba, a cui sono succedute contaminazioni con le forme musicali spagnole e, soprattutto, francesi. Negli ultimi anni l'influenza del rock ha portato alla nascita del pop-raï.
Questi alcuni dei maggiori esponenti:
Cheb Mami:
Baladi el Jazayer
Mely Mely

Cheb Khaled:
Derwiche tourneur
Didi

Cheb Taha:
Ya reyeh
Abd el Quader

Arabia Saudita:
Il territorio dell'Arabia Saudita è molto vasto: la cultura musicale è quindi influenzata dalle tradizioni dei vari paesi confinanti, con una predominanza del Khaliji, tipico della maggior parte dei paesi del Golfo.

Jawad el Ali:
El shog
Ya Memah

Rabeh Saquer:
Kel yegol
Hala wa Sahla

martedì 6 febbraio 2007

La ricetta del mese: "HARISEH MORBIDA"

Questo semplicissimo dolce si trova di solito nelle pasticcerie e nei forni delle città mediorientali, e spessissimo lungo le strade dei suk si incontrano i carretti degli ambulanti che ne vendono porzioni ai passanti.
La ricetta è molto leggera, infatti non prevede ne uova ne burro...

INGREDIENTI:
1 vasetto di yogurt bianco (utilizzare il vasetto come misurino)
1 vasetto di farina
1 vasetto di olio di semi
1 vasetto di zucchero
3 vasetti di semolino
1 cucchiaino di curcuma (per il caratteristico colore giallo zafferano)
1 busta di lievito per dolci
un po di pinoli o mandorle per guarnire
1 e 1/2 vasetto di acqua

Per lo sciroppo: 2 tazze di zucchero e 1 di acqua, fare bollire con qualche goccia di limone fino a raggiungere una densa consistenza.

Mescolare tutti gli ingredienti, tranne i pinoli e mandorle, fino ad ottenere un'impasto cremoso.
Versare in una tortiera imburrata ma non infarinata e decorare con la frutta secca.
Mettere in forno caldo a 180° per 30 minuti circa. Tagliare il dolce a rombi, e versare sopra lo sciroppo.

Sahten u a'afieh (buon appetito) !

lunedì 5 febbraio 2007

Il mio paese...

Quando una persona appena incontrata intuisce la possibilità che io sia di una nazionalità differente dalla sua, scatta immediatamente la solita domanda: "ma tu... da dove vieni?"
Ed io, cosa rispondo...?

Il mio paese, è quello dove è nato mio padre?





Betlemme (Palestina)

Quello dove è nata mia madre?




Ferrara (Italia)


E' dove sono nata io?




Portomaggiore (Italia)



Oppure è dove sono cresciuta?








Amman (Giordania)


Che dilemma... per farla breve, tutti e tre questi paesi mi stanno a cuore, e mi sento di quelle tre nazionalità (anche se ne ho solo due). E sistematicamente quando mi trovo in ognuno di quei tre paesi, la domanda che mi si ripropone è "ma tu... da dove vieni?"

domenica 4 febbraio 2007

Dalida - Salma ya Salama

Eccovi una vera chicca, godetevi questo video.
Probabilmente anche lei non risisteva alle scintillanti cinture con le monetine ;)

sabato 3 febbraio 2007

Dalida


Yolanda Gigliotti, poi conosciuta come DALIDA, nasce il 17 gennaio 1933 a Choubrah, un modesto sobborgo de Il Cairo (Egitto) da genitori italiani di origine calabrese.
Grazie al titolo di Miss Egitto conquistato nel 1954 per lei iniziano a spalancarsi le porte del cinema. Si trasferisce a Parigi, dove girando tra i vari studi di produzione si guadagna i primi ruoli da caratterista (è proprio ispirandosi al film "Sansone e Dalila" che sceglie il suo nome d'arte, cambiato successivamente in Dalida).
Ma il suo destino è quello di diventare una delle più amate cantanti mondiali: nel 1956 incide il suo primo disco dando così il via ad una carriera piena di sucessi intramontabili. Nel 1978 si reca in Giordania dove canta in arabo "Salma ya salama". Il 19 aprile del 1981 Dalida festeggia i suoi 25 anni di carriera ricevendo un prestigiosissimo Disco di Diamante per aver venduto 86 milioni di dischi in tutto il mondo e per aver totalizzato ben 38 Dischi d'Oro in 7 lingue.
All'inizio del 1986, a 53 anni, parte per l'Egitto per interpretare (prima volta in un ruolo principale) il film "Le Sixième Jour" di Youssef Chahine. Di ritorno dall'Egitto dopo le riprese del film, Dalida è provata, stanca ed incapace di riprendere la vita di sempre dopo aver rivisto i luoghi della sua infanzia, ed è allora che mette in atto l'ennesimo tentativo di suicidio, questa volta con esiti fatali. Il suo ultimo biglietto recita:"Pardonnez moi, la vie m'est insupportable".

venerdì 2 febbraio 2007

Mevlevi Dervish


I Dervish, un ordire religioso mussulmano dei Mevlevi cha praticano il Sufismo fondato dai seguaci di Jalal Addin Muhammad Rumi nel 1273 a Konya in Turchia. Sono anche conosciuti come Dervish ruotanti, per via della loro pratica di ruotare in continuazione su se stessi in modo da entrare in estasi e in contatto con Dio (Ziker) attraverso la danza e la cerimonia musicale.