domenica 18 marzo 2007

Fairouz


Il 21 Novembre del 1935, nasce in Libano Nouhad Haddad, una fanciulla di provincia, molto timida ma che già durante la sua adolescenza allieta amiche e vicini di casa con la sua voce dolce, ferma e profonda, stupendoli ogni volta.
Alla fine degli anni 40, entra a far parte del coro radiofonico libanese: comincia così la carriera della cantante Fairouz, il nome d'arte da lei scelto, o anche Saphirat el Nujum ovvero "ambasciatrice presso le stelle", come l'hanno sopranominata i suoi numerosi ammiratori.
Conoscerà poi gli artisti Assi Rahbani, che diverrà suo marito, e Mansur Rahbani, suo cognato, autori dei testi e compositori delle sue musiche.
Ad oggi, Fairouz viene considerata l'interprete araba vivente più famosa al mondo. La sua musica è caratterizzata da una miscela della tradizione musicale medio orientale del levante con uso di strumenti appartenenti all'occidente.

Di seguito alcuni dei suoi brani più rappresentativi:

Saaloni el nas
Dabket Lubnan
El Bosta
La taatab alaya
Zuruni kulli sana marra

Dedicata a Gerusalemme: Zahret al madaen (Rosa delle citta)



Fairouz e il Natale

Inoltre, in medioriente, Fairouz è famosa per aver pubblicato un album di canzoni natalizie in arabo:

Adeste fidelis
Eid el denii
Leilet Eid (Jingle Bells)


giovedì 15 marzo 2007

La ricetta del mese: "HOMMOS & FALAFEL"



Falafel
:

2 1/2 tazze di fava secca sbucciata
1/4 tazza di prezzemolo fresco tritato
1 cipolla media
8 spicchi di aglio
1/4 di tazza di coriandolo in foglie tritato
1 cucchiaino di semi di coriandolo
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 cucchiaio di acqua
sale
1/4 di cucchiaino di salsa di peperoncino
1/4 di cucchiaino di cumino macinato
1/4 di cucchiaino di spezie orientali miste
sesamo per decorare
olio per friggere

Mettere in ammollo la fava in acqua per 8 ore cambiandola di tanto in tanto.
Scolare le fave e sciacquarle bene
Mescolare assieme alla verdura e tritare tutto nel robot fino ad ottenere un pesto morbido
Sciogliere il bicarbonato nell'acqua e aggiungere all'impasto
Aggiungere le spezie e mescolare bene
Scaldare bene l'olio, formare dei dischi con l'impasto di 3 centimetri di diametro e friggere fino a farli dorare.
La fava si può sostituire con i ceci, e gli ingrediente rimangono gli stessi.



Hommos:

Una latta di ceci
1 limone medio
2 Cucchiai di olio di oliva
1 spicchio di aglio
3 cucchiai di salsa tahine
sale

Sciacquare e lavare bene i ceci.
Setacciarli nel passa verdure (tenere da parte un pugno di ceci)
Aggiungere il sale, l'olio di oliva, il tahine e lo spiccio di aglio schiacciato.
Aggiungere il succo del limone.
Mescolare bene ottenendo una crema
Stendere la crema su un piatto di portata, decorare con i ceci tenuti da parte, un filo di olio e due mazzetti di prezzemolo.
Servire assieme ai falafel.

lunedì 12 marzo 2007

Gli strumenti arabi




Il Kanun: è uno strumento a 75 corde, utilizzato nella musica mediorientale. La cassa armonica e di forma trapezoidale, assomiglia ad una cetra ma è più larga. Si suona pizzicando le corde con le dita de entrambe le mani che indossano dei ditali a forma di unghia lunga. La parola Kanun significa "legge", dalla quale deriva la parola canone in italiano. Nella musica mediorientale, è questo strumento a decidere il tono degli altri strumenti che compongono l'orchestra e il cantante, in quanto il colui che lo suona è spesso il leader dell'orchestra.


Il Tableh arabo: conosciuto anche come darbukka, derbeki o dumbek, è uno strumento in ceramica a forma di clessidra, ricoperto in cima con pelle di pesce o agnello. La sua forma particolare, permette al suonatore di riprodurre una straordinaria varietà di suoni, a seconda della posizione dalla cima del table e del movimento delle dita. Si tratta dello strumento mediorientale più popolare.


Il Daff : è un piccolo tamburello circondato da cinque paia di cimbali di ottone.






L'Oud: è uno strumento a corde, della famiglia dei liuti a manico corto, la cassa è a forma di pera con tre fori decorati a rosette (uno sotto le corde, gli altri 2 lateralmente) e privo di tastatura lungo il manico. "Al Oud" in arabo significa legno. L'Oud è ampiamente diffuso in tutto il mondo arabo.


Il Nay: Un flauto di legno di canna a sette fori, ed è uno degli strumenti musicale più difficili da suonare. Un bravo suonatore riesce a riprodurre un'infinita varietà di suoni fluidi, ed è uno strumento con il quale è possibile creare atmosfere estremamente spirituali.